Eugenio Sanna

guitars

Eugenio Sanna, foto di Christian Rizzo- Roma
Eugenio Sanna, chitarrista originale e versatile e musicoterapeuta, conduce da sempre una ricerca di rigore estremo che non conosce compromessi. Ha partecipato dal 1976 fino al 1986, alla fondazione del C.R.I.M. ( Centro per la Ricerca sull’Improvvisazione Musicale) a Pisa, città dove attualmente vive. Ha suonato con i maggiori musicisti contemporanei ed esponenti della musica improvvisata ma anche con artisti provenienti da altre aree espressive: Peter Kowald, Derek Bailey, Roger Turner, Edoardo Ricci, John Zorn, Giovanni Canale, Tristan Honsinger, Stefano Bartolini, John Edwards, Giuseppe Chiari, Edoardo Marraffa, Steve Noble, Luca Tilli, Tony Rusconi, Sebi Tramontana, Thomas Lehn, Tiziana Bertoncini, Esther Lamneck, Eric Lyon, Ute Volker, Eddie Prevost, Patrizia Oliva, Stefano Giust, Paed Conca, Carlo Actis Dato, Mauro Orselli, Phil Minton, Liz Allbee, Marco Cristofolini e molti altri. Interessato alla fusione di diversi linguaggi artistici, partecipa e progetta perfomance anche con danzatori quali Douglas Dunn, Roberto Castello, Cheryl Banks, Manrico Fiorentini, Atsushi Takenouchi, Katie Duck, Charlotte Zerbay, Paola Lattanzi. A partire dal ’94 viene invitato a tenere periodicamente delle lezioni sulla musica improvvisata dal dipartimento di musica elettronica e contemporanea della New York University, per gli studenti di quella università. Per dodici anni ha portato avanti un laboratorio di musica per la casa circondariale G. Don Bosco di Pisa e dal 2001 conduce due laboratori con finalità espressive e terapeutiche, per l’associazione di riabilitazione psicosociale L’Alba, nella stessa città in cui risiede. A partire dal mese di ottobre del 2103, porta avanti il workshop a carattere continuativo, “Il suono dell’improvvisazione” che tiene ogni quarto venerdì del mese al Teatro Rossi di Pisa e che ha per finalità la diffusione e la conoscenza dell’arte della musica improvvisata.

 
«La pratica della musica improvvisata è una pratica imperfetta, scomoda, destabilizzante, destrutturante, appassionante, entusiasmante e che provoca stupore ad ogni piè sospinto; furore, amore, pazienza, per tutti coloro che la scopriranno e la coltiveranno con umiltà, gentilezza e dedizione.» (Eugenio Sanna)
«L’improvvisazione è una magia che tutti hanno dentro e che possono scoprire arricchendo la loro vita in maniera significativa. Possiamo dunque improvvisare con la musica, con il pensiero, con le parole, con la danza o con il movimento di un corpo, in un processo di vitale importanza.
L’arte persegue sempre dei percorsi molto individuali, intendo dire legati alla sfera dell’individuo inteso nella sua quotidianeità. Ma come ben si sa, negli strati più profondi della psiche umana, l’energia creativa non conosce limiti, barriere, differenze.» (Eugenio Sanna)

www.eugeniosanna.it